News ed Eventi Novembre 2025

Focus sulla Suonoterapia – Quinta Edizione

Ritorna il ciclo di incontri dedicato al potere trasformativo del suono. Dieci seminari online con docenti e ricercatori di livello internazionale accompagneranno i partecipanti in un viaggio tra vibrazione, corpo e mente, esplorando le molte dimensioni del “suono che cura”.

Un’occasione per chi riconosce nel suono un linguaggio universale capace di aprire nuove vie di benessere e consapevolezza. I seminari si terranno online su Zoom, con traduzione simultanea per gli ospiti internazionali

Un percorso unico nel suo genere, dove pratica, ricerca e esperienza si intrecciano in un dialogo vivo e interdisciplinare.

Nel mese di novembre, si aprirà con cinque incontri dedicati all’Ottava Cosmica, alla ritualità sonora, all’arte dell’improvvisazione, alla relazione tra gong, sistema nervoso autonomo e stati di coscienza e al suono come ponte tra visibile e invisibile.

Info e prenotazioni: Paola 3389911166

28 Novembre ore 20.30 Bagno di Gong al Centro della Luna
Via Tirano 4, Morbegno posti limitati. Info: Michela 3496695851

Il corpo in ascolto: esperienza sonora e analisi del sistema nervoso

Nella sala My Gong Experience di Montemezzo (CO) verranno proposti nuovi bagni di gong che offriranno, a chi lo desidera, la possibilità di approfondire l’esperienza attraverso una valutazione psicofisiologica personalizzata.

Prima del bagno di gong, ogni partecipante effettua una valutazione approfondita del Sistema Nervoso Autonomo con il dispositivo elettrofisiologico PPG Stress Flow (BioTekna), che misura gli indicatori dell’attività autonomica e del tono vagale.

Questa misurazione basale offre una fotografia scientifica dello stato psicofisiologico iniziale: come il sistema nervoso gestisce lo stress, quale capacità di adattamento e regolazione possiede, e quali segnali fisiologici si correlano all’equilibrio o alla tensione emotiva.

Al termine della sessione, la misurazione viene ripetuta per documentare le modificazioni indotte dall’esperienza sonora attraverso un confronto oggettivo basato su parametri misurabili

Accanto ai dati fisiologici, verrà proposto un breve test psicologico validato, che aiuta a comprendere come ciascuno percepisce il proprio corpo, le emozioni e la capacità di autoregolarsi.
Nei giorni successivi alla sessione, ogni partecipante riceverà un mini report personale che descrive lo stato di equilibrio del proprio sistema nervoso autonomo nella condizione di base, offrendo così una lettura oggettiva di come il corpo gestisce energia, stress e recupero.
In aggiunta, il report riporterà anche le variazioni osservate dopo il bagno di gong

La musica rituale del Vietnam

Viaggiare per 20 giorni in Vietnam è stato un grande privilegio. Visitare, esplorare e conoscere un paese nuovo è sempre un’esperienza entusiasmante, soprattutto quando lo sguardo è aperto e curioso. Per me, viaggiare significa anche ascoltare. Non solo osservare come le persone strutturano l’esistenza, ma scoprire come usano il suono nel quotidiano, nei rituali e nei momenti significativi della vita.

In Vietnam, il suono ha un significato che va ben oltre la dimensione estetica: è un linguaggio simbolico e spirituale, un ponte tra il visibile e l’invisibile. È usato nei rituali per comunicare con le energie superiori, onorare gli antenati e mantenere l’equilibrio cosmico. La tradizione musicale vietnamita, incredibilmente ricca e stratificata, include la musica di corte (nhã nhạc), i generi poetico-musicali e le forme teatrali popolari. Ma è nella musica rituale che si manifesta con maggiore evidenza il rapporto tra suono, cosmologia e sacralità.

Come suonoterapeuta, sono stato particolarmente attratto da quei suoni e strumenti che, nelle pratiche culturali vietnamite, vengono utilizzati per purificare gli spazi, richiamare entità, facilitare la meditazione e il contatto con l’altrove. Ho così scoperto che in vietnam la concezione del suono si radica in un sincretismo profondo, che fonde buddismo, confucianesimo, taoismo, animismo e culto degli antenati.

Due principi cosmologici sono fondamentali per comprendere questo rapporto: l’âm dương (quello che noi conosciamo come yin-yang), che interpreta ogni vibrazione come frutto dell’interazione tra forze opposte e complementari; e il ngũ hành (i cinque elementi), che associa a ogni suono un’energia specifica. Il metallo, ad esempio, si manifesta nei suoni cristallini e penetranti di gong e campane: strumenti che, ben lungi dall’essere neutri, sono investiti di una forte carica simbolica .

I gong, chiamati chiêng, sono ampiamente utilizzati nei rituali animisti e religiosi. Presso i gruppi etnici delle Highlands centrali (come i Ba Na, Gia Rai, E De), questi strumenti sono considerati esseri viventi dotati di spirito. Ogni gong ha una voce unica e custodisce una potenza ancestrale: non sorprende che vengano tramandati come eredità sacre. In certe comunità, la loro presenza è indispensabile per le cerimonie fondamentali come nei i riti di passaggio. Suonarli non è solo un atto musicale: è un dialogo profondo tra la comunità e le entità invisibili.

Altrettanto centrali sono le chuông Đồng, le campane di bronzo usate nei templi buddhisti. Si dice che il loro suono attraversi i tre mondi – cielo, terra, inferi – e possa risvegliare la consapevolezza, dissolvere l’ignoranza, portare compassione. La campana, nel buddhismo Mahāyāna, è simbolo di illuminazione: ogni suo rintocco è una chiamata all’attenzione, un invito alla presenza.

Nella tradizione confuciana, invece, la musica rituale ha un valore etico e cosmologico. Durante la dinastia Nguyễn, la musica di corte (nhã nhạc) era regolata con estrema precisione: ogni strumento, ogni nota, ogni gesto aveva una funzione nel rappresentare l’ordine armonico dell’universo. Gli strumenti erano classificati secondo gli otto materiali e associati ai cinque elementi, contribuendo così a ristabilire simbolicamente l’equilibrio cosmico durante i riti pubblici e le cerimonie ancestrali.

Il taoismo vietnamita, spesso intrecciato a pratiche popolari, dà origine a rituali sincretici in cui il suono è impiegato per guidare spiriti, guarire malattie, ristabilire armonie perdute. Nei riti Then, praticati dalle comunità Tày e Nùng del nord, lo sciamano canta accompagnandosi con il liuto tính, suona sonagli e impiega una bacchetta yin-yang per tracciare confini tra i mondi. In queste cerimonie, il canto è un vero viaggio spirituale: narra il percorso dell’anima tra i regni cosmici, accompagnandola nel suo cammino.

Un esempio particolarmente emblematico è il culto delle Madri Divine (Đạo Mẫu). In queste cerimonie, la medium viene posseduta da una divinità e danza al ritmo incalzante della musica chầu văn. Il repertorio musicale è estremamente codificato: ogni divinità ha la propria melodia, il proprio tempo, il proprio strumento dominante. È la musica stessa a “costruire” la presenza divina, a darle corpo e voce.

La musica rituale è anche strumento di guarigione, conforto e coesione comunitaria. Dai funerali ai riti propiziatori, ogni momento della vita può essere accompagnato da suoni che orientano l’energia, facilitano il distacco, o semplicemente rendono visibile l’invisibile.

Non è una peculiarità solo vietnamita. In tutto il Sud-Est asiatico, dalla Cambogia al Laos, dalla Thailandia a Bali, le pratiche sonore rituali condividono elementi comuni: il gong come tramite tra i mondi, il tamburo come voce della terra, il canto come mappa del sacro, il suono insomma come linguaggio universale capace di aprire mondi.

Alla fine di questo viaggio, mi porto dentro un ascolto più profondo. Perché tra le tante cose che il Vietnam mi ha insegnato c’è anche la conferma che il suono non serve solo a riempire il silenzio ma a creare connessioni: con gli altri, con l’invisibile, con sé stessi.

News ed Eventi Maggio 2025

3 Maggio ore 20.30 Bagno di Gong presso Studio Yoga Pozzo dell’eternità, Via Pontile 10 , Colico (Co) Info : Mattia 348 392 0767

23 Maggio ore 19.0021:30 Ecstatic Dance e Concerto meditativo presso Via Roma 11 GORLE (BG). I posti sono limitati. È richiesta la prenotazione. Info e Prenotazioni tramite WhatsApp: Antonio 366.45.79.400

31 Maggio-2 Giugno SHINDO ADVANCED GONG TRAINING con Mike Tamburo

Mike Tamburo torna a Gong Space per un workshop di gong di 3 giorni, organizzato da Shindō Gong Academy, Gong Space e Gong Transformation.
Un’occasione straordinaria per immergersi nella magia del gong con uno dei principali innovatori del panorama internazionale
Attraverso esercitazioni pratiche, studio della dinamica, del ritmo e delle tecniche avanzate, i partecipanti potranno approfondire e perfezionare la propria pratica musicale.
Il workshop è riservato a suonatori esperti che desiderano elevare il proprio livello tecnico ed espressivo. Il workshop si svolge in inglese con traduzione in italiano. Posti limitati.

L’intuizione, la conoscenza e l’esperienza in suonoterapia

“L’intuizione non ti dirà esattamente cosa fare, ma ti suggerirà in che direzione guardare.” Carl Gustav Jung

L’intuizione nella vita quotidiana è quella capacità che ci consente di fare previsioni rapide e di agire prontamente in situazioni che richiedono decisioni immediate. È quindi un processo estremamente importante che potenzia la nostra abilità di rispondere efficacemente alle situazioni, migliorando significativamente la qualità della nostra esistenza.

Tuttavia, l’intuizione, senza l’esperienza e il sapere, rischia di restare vaga e inefficace, come una lampada incapace di illuminare il cammino.

Spesso chi suona strumenti di suonoterapia, come campane tibetane, gong, campane di cristallo o diapason, afferma di lasciarsi guidare fondamentalmente dall’intuizione, sottovalutando l’importanza delle conoscenze teoriche e tecniche.

La convinzione che l’intuizione e il “sentire” siano sufficienti per condurre una sessione terapeutica, senza il supporto di competenze strutturate, può sembrare affascinante e anche liberatoria. Tuttavia, questa visione rischia di portare a errori, distorsioni e a una perdita di efficacia del trattamento, privando il suonoterapeuta di strumenti cruciali per essere realmente in sintonia con lo scopo della propria pratica.

Cos’è l’intuizione e come interviene nel nostro agire?

L’intuizione è un processo cognitivo rapido e non conscio, che ci permette di comprendere e prendere decisioni senza passare attraverso un ragionamento analitico esplicito. Si manifesta come una forma di conoscenza immediata, diretta, che si attiva al di sotto della consapevolezza cosciente. Tuttavia, l’idea che l’intuizione sia completamente disconnessa dalla conoscenza, svincolata cioè dalle nozioni e dalle informazioni acquisite, è un fraintendimento. In realtà, l’intuizione poggia saldamente sulle conoscenze accumulate nel tempo e sulle esperienze vissute.

Quando affrontiamo una situazione, la nostra mente attinge a un archivio vastissimo di esperienze e informazioni pregresse, rendendo l’intuizione una sorta di “accesso rapido” a queste risorse. Questo ci permette di arrivare a una soluzione o a una comprensione in modo istantaneo, senza bisogno di attraversare un processo lineare e analitico. Quando suoniamo uno strumento intuitivamente, il cervello collega istantaneamente ciò che accade nel momento presente con tutto ciò che abbiamo imparato e vissuto in passato. Quindi, la base dell’intuizione non è un vago “sentire”, ma piuttosto la somma delle competenze, delle informazioni e delle esperienze che abbiamo accumulato.

Numerosi studi, tra cui quelli di Daniel Kahneman nel suo libro Pensieri lenti e veloci, dimostrano come l’intuizione sia strettamente correlata alla pratica e alla conoscenza. Kahneman distingue tra due sistemi di pensiero: uno veloce e intuitivo, e uno più lento e analitico. Anche Malcolm Gladwell, nel suo libro Blink: The Power of Thinking Without Thinking, esplora l’idea che il pensiero intuitivo possa essere efficace solo quando è sostenuto da un solido bagaglio di esperienza. Robin M. Hogarth, nel suo Educating Intuition, sottolinea ulteriormente come l’intuizione possa essere educata e affinata attraverso la formazione e la pratica, concentrandosi sulla possibilità di migliorarla tramite l’apprendimento strutturato.

L’intuizione è efficace quando è supportata da un’esperienza robusta e da una profonda conoscenza del campo. Nel contesto della suonoterapia, ciò implica che il “sentire” intuitivo è affidabile solo quando si è sviluppato attraverso formazione e tanta pratica.

L’intuizione, quindi, non è una sorta di capacità paranormale, né una pura reazione emotiva o un semplice istinto innato. Si tratta di un processo cognitivo più complesso, che va ben oltre il mero istinto. Coinvolge certamente le emozioni e può apparire come una risposta immediata, ma è il risultato di un’elaborazione inconscia basata su esperienze e competenze pregresse. Non è, dunque, un “sesto senso” soprannaturale né un’abilità innata e immutabile. L’intuizione può essere sviluppata e raffinata, ma ciò richiede pratica, competenza e consapevolezza.

L’intuizione in ambito sonoro e musicale

Il concetto di “intuizione esperta” è stato ampiamente studiato nel campo dell’esecuzione musicale. Secondo Richard Parncutt e Gary McPherson , nel loro libro The Science and Psychology of Music Performance, i musicisti esperti sviluppano una capacità intuitiva che permette loro di prendere decisioni in modo rapido e preciso durante un’esecuzione. Questo tipo di intuizione non è frutto di magia, ma è il risultato di una lunga esperienza e di un allenamento costante.

La stessa logica è applicabile ai suonoterapeuti, che, attraverso anni di pratica, imparano a modulare il suono, adattare la vibrazione e gestire l’interazione con il paziente in modo intuitivo, ma sempre sostenuto dalla conoscenza e dalla pratica.

Un suonoterapeuta esperto sa bilanciare intuizione e conoscenza, imparando a prendere decisioni intuitive basate su anni di pratica, non su un semplice e inconsistente “sentire”.

Molte persone sostengono che frequenze come la 528 Hz o 741 Hz abbiano poteri miracolosi e possano attivare l’intuizione in modo automatico. Tuttavia, queste affermazioni sono prive di qualsiasi fondamento e non devono essere prese seriamente, poiché si fondano esclusivamente su credenze infondate.

L’intuizione è una bussola interiore preziosa, ma per svilupparla, anche in ambito suonoterapico, è fondamentale bilanciare conoscenza e istinto, cervello e cuore, competenze ed emozioni. Solo così si potrà trasformare il “sentire” in uno strumento efficace e coerente con gli obiettivi di benessere che ci poniamo. La strada per diventare un suonoterapeuta veramente efficace passa attraverso la formazione accurata, la pratica consapevole, lo studio e il continuo miglioramento delle proprie competenze.

La suonoterapia è una disciplina che, per essere davvero efficace, richiede tanto cuore quanto cervello. La domanda non dovrebbe essere se seguire l’intuizione o la conoscenza, ma come fare in modo che entrambe collaborino per offrire il miglior trattamento possibile.

Matrimonio e funerale a Varanasi: suoni di metamorfosi e passaggi

A Varanasi, la città dove il sacro Gange accoglie coloro che cercano liberazione dal ciclo di vita, morte e rinascita, ho registrato i suoni di due processioni che serpeggiavano attraverso le strette vie della città vecchia: un matrimonio e un funerale, caratterizzati da sonorità sorprendentemente simili.

Questi eventi, radicati nelle tradizioni induiste, sono momenti cruciali del ciclo esistenziale, celebrati con riti che a Varanasi onorano Shiva e interpretano la morte e l’unione come fasi di metamorfosi interiore.

La musica, in particolare il ritmo, svolge un ruolo fondamentale in entrambe le cerimonie, evocando benedizioni divine e unendo la comunità. Nella processione matrimoniale, ad esempio, è un invito alla comunità a partecipare alla festa. Passanti e residenti locali si fermano spesso per osservare e offrire benedizioni agli sposi. La musica nei cortei matrimoniali nelle strade di Varanasi è un’esuberante fusione di tradizione, comunità, sacralità e celebrazione. In una delle registrazioni che ho catturato c’è anche un piccolo gong !

In entrambe le manifestazioni, matrimonio e funerale, ho osservato che i musicisti guidano il corteo, giocando un ruolo importante nella celebrazione rituale, segnalando il passaggio della processione e catturando così l’attenzione dei passanti.

Le processioni funebri, o Shav Yatras, avanzano verso i ghats per il rito finale di purificazione, accompagnate da una musica che, pur essendo variabile, conserva un ritmo vigoroso simile a quello dei matrimoni.

Le analogie tra i suoni che ho registrato delle due cerimonie enfatizzano il legame indissolubile tra i momenti fondamentali dell’esistenza e il loro significato di transizione e rinnovamento. La musica, in questi contesti, assume un ruolo centrale che unisce la comunità e celebra la continuità della vita e lo spirito di cambiamento.

Nella processione funebre, il dholak scandisce un ritmo serrato, sopra al quale si elevano voci e canti che sfociano quasi in grida, un coro che si mescola a un lamento.

Poi, il mondo sembra sfumare mentre il corteo si dirige verso i ghats, le sacre discese verso il Gange. Qui, nel crepitio purificatore delle fiamme, le spoglie terrene si dissolvono e l’anima, finalmente libera, si avvia verso la liberazione eterna, la moksha.

Testo e registrazioni audio: Fausto Radaelli

Foto: Roberta Bottari

Viaggio nei suoni dell’India. All’ascolto del paesaggio sonoro indiano: Il mercato di Chandni Chowk a Delhi

Questo è il secondo post sui suoni dell’India. Se suscita un qualche tuo interesse ti invito a leggere il primo dove ho posto le premesse di questo mini progetto

Prima tappa: Delhi

Il mercato di Chandni Chowk a Delhi si snoda come un dedalo affascinante, un labirinto pulsante di storia e cultura, dove la sinfonia dei suoni caotici, lo scintillio dei colori vivaci, l’intensità degli aromi, e il flusso incessante di persone si fondono in un’esperienza coinvolgente che cattura un’essenza dello spirito indiano.

In questo mercato, con una lunghissima storia (nasce nel XVII secolo, quando fu pianificato e costruito dall’imperatore moghul Shah Jahan, lo stesso sovrano che commissionò il Taj Mahal ) il paesaggio sonoro potrebbe essere descritto come caoticamente al limite della sopportabilità. Tuttavia, il tumulto sonoro del mercato di Chandni Chowk non rappresenta meramente un rumore indistinto, bensì una sinfonia intricata che incarna una qualità intrinseca dell’India, un paese dove i confini tra ciò che è piacevole e ciò che è sgradevole risultano attenuati, quando non completamente inesistenti

Qui, il fragore incessante dei clacson non è solo un rumore di sottofondo, ma un linguaggio, un modo di esprimersi e di navigare nello spazio condiviso. In India, ancora oggi, i camion sfoggiano orgogliosamente le scritte “Please Horn” o “Blow Horn”, quasi fosse un comando imperativo, una tradizione che risuona attraverso le strade affollate. Questi suoni, che in altri contesti potrebbero essere percepiti unicamente come invasivi o irritanti, a Chandni Chowk diventano parte integrante di un tessuto sonoro che accoglie e esalta la diversità, la complessità e, soprattutto, la coesistenza.

L’India incarna la straordinaria capacità di promuovere e mantenere la compresenza degli opposti in tutte le sue manifestazioni, tessendo un ricco mosaico dove contrasti e armonie convivono in un equilibrio dinamico costantemente rinnovato. Basti pensare al plurarismo e sincretismo religioso nonché, in ambito induista, alle figure di Shiva, noto come il distruttore ma anche come il rigeneratore o di Ardhanarishvara, forma composita di Shiva e della sua consorte Parvati, che rappresenta l’unità di maschile e femminile.

I clacson quindi ma anche le voci dei passanti e dei venditori ambulanti, i suoni metallici e degli altri materiali degli artigiani al lavoro; è tutto un brucilare di sonorità al confine con il rumore, un incessante onda sonica che opprime e che, come per tutti gli opposti vissuti in India, per certi versi ti libera.

Fotografia di Roberta Bottari

L’audio è qui sotto:

Viaggio nei suoni dell’India. All’ascolto del paesaggio sonoro indiano

Questo post è il primo di una serie creati per accompagnare il lettore curioso in un viaggio uditivo attraverso l’incredibile diversità sonora di questo paese straordinario.

L’India è un luogo dove ogni suono racconta una storia, ogni nota rimanda a una tradizione o a una innovazione, e ogni silenzio cela un mistero.

Una importante premessa: quando un viaggiatore esplora i luoghi, tende a immortalare frammenti di ciò che percepisce usando fondamentalmente il canale visivo. Centinaia, migliaia di foto scattate con il cellulare o con macchine fotografiche.

I suoni, elementi fondamentali nel determinare il paesaggio e l’identità dei luoghi, generalmente non diventano il focus dell’attenzione del turista o del viaggiatore ma rimangono sullo sfondo, come ombre che danzano sul muro al tramonto, presenti ma spesso trascurati.

Da anni ho scelto di dare più importanza alla memoria dei suoni rispetto alle immagini; quando gli altri scattano foto su foto, io estraggo il mio registratore audio (o il cellulare quando non ho con me il mitico zoom recorder H6) e registro i suoni.

Scatto pochissime foto, utili solo a ricordare il luogo nel quale questi suoni sono stati ascoltati e catturati.

Quante volte mi sono trovato a registrare situazioni sonore interessanti, dove l’aspetto visivo non era quello principale (ad esempio, devoti che cantano mantra o suonano strumenti) e intorno a me tutti scattavano foto (e qualcuno video) ed ero l’unico a registrare i suoni. Segno dei tempi: io la chiamo, con leggera ironia, la dittatura del visivo. Potrei anche dire: l’ascolto, il senso dimenticato.

Per me, suonatore e insegnante di gong e di suonoterapia, prestare orecchio alle voci del mondo anziché limitarmi a osservarlo è una necessità fondamentale, un requisito essenziale, un approccio ineludibile.

Per un sound healer, ascoltare va oltre la percezione uditiva, diventando un modo per connettersi con l’essenza di un luogo attraverso le sue vibrazioni. In un mondo focalizzato sull’immagine e sulla frenesia delle fotografie, registrare i suoni diventa un atto di ribellione contro il superficiale, invitando a un’immersione totale nell’esperienza presente. Tale pratica permette di catturare non solo le melodie esplicite, ma anche i sottili sussurri e gli echi lontani che definiscono l’unicità di un ambiente.

Ecco così un breve resoconto di un viaggio in India, tra Delhi, Varanasi e Goa, una piccola fetta dello sterminato universo indiano ma già carico di sonorità vibranti, evocative e profondamente radicate, che tessono una trama sonora tanto variegata quanto l’essenza stessa del paese.

Foto di Roberta Bottari, straordinaria compagna d’avventure ed esplorazioni soniche e non solo

News ed Eventi Novembre 2023

E’ in rete il sito https://www.shindogongacademy.com/ Shindo Gong Academy nasce dalla passione profonda per il gong e l’insegnamento. Non solo corsi, ma approfondimenti, dialoghi con grandi trainer mondiali di gong, formazione e supervisione. Shindo Gong Academy vuol essere un laboratorio dove si diventa suonatori di gong competenti e consapevoli e dove si cresce ancora perfezionandosi. Dove la conoscenza è la chiave e la pratica è la via

01 Novembre ore 10.30 Ecstatic Dance in natura con cuffie e Meditazione sonora presso Comunità Monti di Madri (CO) Programma: ore 10.30 Ecstatic dance, ore 12.00 meditazione sonora, ore 13.00 pranzo . Organizza Associazione LariOm Info: Roby 348 248 6277

03 Novembre ore21.00 Bagno di Gong presso Il Centro della Luna ,via Tirano 4 Morbegno (So). Posti limitati Info : Michela 3496695851

04 Novembre ore 10.00 Ecstatic Dance e Concerto meditativo presso Il Centro della Luna ,via Tirano 4 Morbegno (So). Posti limitati Info : Michela 3496695851

08 Novembre ore 20.00 Concerto meditativo di campane tibetane e altri strumenti vibrazionali presso lo studio medico Harmosalus, Gordona (SO) Info e prenotazioni sms 3388780467

11 Novembre ore20.30 Bagno di Gong presso Studio Yoga Pozzo dell’eternità, Via Pontile 10 , Colico (CO) Info e prenotazioni : Mattia 348 392 0767

17 Novembre 2023 ore 20.15 Yoga Nidra e Suoni Armonici presso Centro polifunzionale Verceia (So). Yoga Nidra: Laura Oregioni, Suoni (campane tibetane, handpan, sansula, gong) : Fausto Radaelli , Info Laura 3934768480

22 Novembre ore 20.00 Concerto meditativo di campane di cristallo e altri strumenti vibrazionali presso lo studio medico Harmosalus Gordona (SO) Info e prenotazioni sms 3388780467

25 e 26 Novembre primo week end di Shindo Gong Training organizzato da Shindo Gong Academy e Università Popolare di Lucca, un percorso di formazione per imparare a suonare il Gong attraverso un’esperienza completa di apprendimento www.shindogongacademy.com/shindo-gong-training

Eventi Ottobre 2023

Sono aperte le iscrizioni a Shindo Gong Training , corso di formazione per diventare Gong Practitioner ideato da Shindo Gong Academy in collaborazione con L’Università Popolare di Lucca.  Shindo Gong training si propone come un percorso formativo di alto livello indirizzato ad allievi fortemente motivati, che vogliono formarsi al meglio attraverso un’esperienza approfondita di apprendimento sul mondo del Gong. Il corso è limitato a un numero massimo di 12 allievi e prevede nelle lezioni dal vivo la compresenza dei due direttori e trainer Roberta Bottari e Fausto Radaelli. Trovi tutte le info nella pagina fb Shindo Gong Academy: https://www.facebook.com/ShindoGongAcademy/

A Ottobre parte la terza edizione di Focus sulla Suonoterapia, ideati da Shindo Gong Academy, Corso Ri-sonare, e Università Popolare di Lucca: ciclo di seminari on-line con alcuni dei più grandi formatori internazionali di suonoterapia. Otto seminari su importanti tematiche di suonoterapia, dall’improvvisazione al misticismo del suono, dagli strumenti della tradizione Bon all’approfondimento di alcuni strumenti fondamentali quali gong e diapason.

Per info e prenotazioni: Paola 338 9911166 mail: unipoplucca@gmail.com

7 Ottobre 2023 All’interno del ciclo di seminari “Focus sulla Suonoterapia” (terza edizione), Seminario on lineL’arte dell’ascolto; forma, flusso, improvvisazione tenuto da Petros Theodorou

10 Ottobre 2023 ore 20.15 Yoga Nidra e Suoni Armonici presso Centro polifunzionale Verceia (So). Yoga Nidra: Laura Oregioni, Suoni (campane tibetane, handpan, sansula, gong) : Fausto Radaelli , Info Laura 3934768480

13 Ottobreore 20.30 Bagno di Gong presso Studio Yoga Pozzo dell’eternità, Via Pontile 10 , Colico (CO) Info e prenotazioni : Mattia 348 392 0767

Eventi Settembre 2023

06 Settembre ore 19.00 Yoga e Suoni presso il prato davanti al camping “il Poncione” a Sorico. Yoga: Jessica Camparolo, Suoni : Fausto Radaelli. Info : Jessica 3335916866

10 Settembre ore 10-18.30 SUONI NEL SILENZIO all’aperto. Una giornata di Silenzio, Suoni e Vibrazioni con Roberta Bottari e Fausto Radaelli Bubbiana, Macchino, Pescia (PT)

16 Settembre ore 10.30-13.00 Yoga, Ecstatic Dance e Concerto meditativo nel prato antistante l’Abbazia di San Pietro a Vallate , Cosio Valtellino (SO). Yoga: Jessica Camparolo, Ecstatic dance e concerto meditativo : Fausto Radaelli. Info : Jessica 3335916866

17 Settembre ore 19.15 Bagno di Gong all’interno della “Festa dell’armonia” presso az Agricola “Daniela Grattarola” Via Cornizzolo 56, Eupilio (CO)

22 Settembre ore 18.00 Ecstatic Dance e Concerto meditativo in un prato panoramico sui Monti di Vercana (CO). Info: Rossella 3394011451

29 settembre – 1 ottobre Ecstatic Dance Festival 2023 ; il primo festival italiano di Ecstatic Dance presso Borgo Acqua Paola, (RM)

Due Ecstatic Dance al giorno, Bagni di sole e relax in piscina, Spazi liberi e avventure in Natura, Yoga e pratiche di risveglio al mattino, Respiraciòn Alquìmica/Sexualidad Sagrada e Metodo Wim Hof, Viaggi sonori con Bagni di Gong e campane tibetane, Silentwaves con le cuffie in Natura nel bosco, Workshop di Conscious Dance e di contatto, Spettacoli di Danza e  molte altre sorprese…!

https://www.tickettailor.com/events/ecstaticdanceitaly/899786 Per altre info manda una whatApp al 3463047625