E’ con immensa gioia, orgoglio e gratitudine che comunico l’uscita del libro Gong strumento di trasformazione scritto da me e Roberta Bottari.
Un libro sul Gong che esplora il potere di questo straordinario strumento, raccontando storia, tipologie, caratteristiche del bagno di gong e eventi con i gong e indagandone i benefici e i principi.
Racconta di due ricerche che mostrano gli effetti sull’essere umano e tante interviste ad alcuni dei più grandi suonatori di gong.
Una parte del libro è strutturata come un manuale che offre conoscenze, tecniche e esperienze utili sia a neofiti che a suonatori esperti
Un viaggio nell’universo del gong, strumento che con i suoi suoni e vibrazioni, con la sua energia trasmutativa ci riequilibra e trasforma, donandoci centratura, connessione e armonia
Questo sito è un atto di amore nei confronti del Gong, lo strumento che più di ogni altro ci ricongiunge con la musica eterna del cosmo, trasformandoci.
4 Dicembre ore 20.30 Yoga nidra e Suoni armonici presso Centro polifunzionale Verceia (So). Yoga Nidra: Laura Oregioni, Suoni (campane tibetane, handpan, sansula, gong) : Fausto Radaelli Info Laura 3934768480
Continua il ciclo di webinar ‘Focus sulla suonoterapia‘, un percorso di approfondimento dedicato agli aspetti teorici e pratici della suonoterapia. L’appuntamento di dicembre vedrà la partecipazione di Diego Fumagalli sul tema Jing Mai: i 12 meridiani regolari e il ciclo circadiano il 17 dicembre ore 19.0-22.00 Info e prenotazioni: Paola 3389911166
19 Dicembre ore 20.30 Restorative Yoga e Viaggio sonoro alCentro della Luna, Via Tirano 4, Morbegno posti limitati. Info: Michela 3496695851
Ritorna il ciclo di incontri dedicato al potere trasformativo del suono. Dieci seminari online con docenti e ricercatori di livello internazionale accompagneranno i partecipanti in un viaggio tra vibrazione, corpo e mente, esplorando le molte dimensioni del “suono che cura”.
Un’occasione per chi riconosce nel suono un linguaggio universale capace di aprire nuove vie di benessere e consapevolezza. I seminari si terranno online su Zoom, con traduzione simultanea per gli ospiti internazionali
Un percorso unico nel suo genere, dove pratica, ricerca e esperienza si intrecciano in un dialogo vivo e interdisciplinare.
Nel mese di novembre, si aprirà con cinque incontri dedicati all’Ottava Cosmica, alla ritualità sonora, all’arte dell’improvvisazione, alla relazione tra gong, sistema nervoso autonomo e stati di coscienza e al suono come ponte tra visibile e invisibile.
Info e prenotazioni: Paola 3389911166
28 Novembre ore 20.30Bagno di Gong al Centro della Luna Via Tirano 4, Morbegno posti limitati. Info: Michela 3496695851
Il corpo in ascolto: esperienza sonora e analisi del sistema nervoso
Nella sala My Gong Experience di Montemezzo (CO) verranno proposti nuovi bagni di gong che offriranno, a chi lo desidera, la possibilità di approfondire l’esperienza attraverso una valutazione psicofisiologica personalizzata.
Prima del bagno di gong, ogni partecipante effettua una valutazione approfondita del Sistema Nervoso Autonomo con il dispositivo elettrofisiologico PPG Stress Flow (BioTekna), che misura gli indicatori dell’attività autonomica e del tono vagale.
Questa misurazione basale offre una fotografia scientifica dello stato psicofisiologico iniziale: come il sistema nervoso gestisce lo stress, quale capacità di adattamento e regolazione possiede, e quali segnali fisiologici si correlano all’equilibrio o alla tensione emotiva.
Al termine della sessione, la misurazione viene ripetuta per documentare le modificazioni indotte dall’esperienza sonora attraverso un confronto oggettivo basato su parametri misurabili
Accanto ai dati fisiologici, verrà proposto un breve test psicologico validato, che aiuta a comprendere come ciascuno percepisce il proprio corpo, le emozioni e la capacità di autoregolarsi. Nei giorni successivi alla sessione, ogni partecipante riceverà un mini report personale che descrive lo stato di equilibrio del proprio sistema nervoso autonomo nella condizione di base, offrendo così una lettura oggettiva di come il corpo gestisce energia, stress e recupero. In aggiunta, il report riporterà anche le variazioni osservate dopo il bagno di gong
18 Luglio ore 18.00Ecstatic dance, concerto meditativo e apericena all’aperto con cuffie a Colico, via Posallo n.50. Info e prenotazioni: Fausto 3388286879 , mail: gongtransformationgong@gmail.com, Claudia 3389925089 mail: ilcibodelfuturolagodicomo@gmail.com
24 Luglio ore 20.30Concerto di Gong presso Associazione Puntoacapo via Monsignor Piazzi 5 Calolziocorte ex circolo arci Foppenico Ingresso libero per i soci, è possibile associarsi con 5€, cell 331 861 2447, email: puntoacapoassociazione@gmail.com
30 Luglio ore 19.30Bagno di Gong all’aperto presso Castello di Domofole, Mello (So) posti limitati. Info: Michela 3496695851
18 Giugno ore 19.30Bagno di Gong all’aperto presso l’Abbazia di Vallate, Piagno, Cosio Valtellino (So) posti limitati. Info: Michela 3496695851
20 Giugno ore 18.00Ecstatic dance, concerto meditativo e apericena all’aperto a Colico, via Posallo n.50. Info e prenotazioni: Fausto 3388286879 , mail: gongtransformationgong@gmail.com, Claudia 3389925089
21 giugno ore 18.30 Concerto di Gong e voce con Nadia Braito e Fausto Radaelli all’inagurazione della mostra permanente delle opere di Raffaele Cornaggia presso Cascina Borgofrancone, Località Pian di Spagna, 1 Gera Lario (CO) Tel.: 334 643 1783 Mail: info@cascinaborgofrancone.com
Viaggiare per 20 giorni in Vietnam è stato un grande privilegio. Visitare, esplorare e conoscere un paese nuovo è sempre un’esperienza entusiasmante, soprattutto quando lo sguardo è aperto e curioso. Per me, viaggiare significa anche ascoltare. Non solo osservare come le persone strutturano l’esistenza, ma scoprire come usano il suono nel quotidiano, nei rituali e nei momenti significativi della vita.
In Vietnam, il suono ha un significato che va ben oltre la dimensione estetica: è un linguaggio simbolico e spirituale, un ponte tra il visibile e l’invisibile. È usato nei rituali per comunicare con le energie superiori, onorare gli antenati e mantenere l’equilibrio cosmico. La tradizione musicale vietnamita, incredibilmente ricca e stratificata, include la musica di corte (nhã nhạc), i generi poetico-musicali e le forme teatrali popolari. Ma è nella musica rituale che si manifesta con maggiore evidenza il rapporto tra suono, cosmologia e sacralità.
Come suonoterapeuta, sono stato particolarmente attratto da quei suoni e strumenti che, nelle pratiche culturali vietnamite, vengono utilizzati per purificare gli spazi, richiamare entità, facilitare la meditazione e il contatto con l’altrove. Ho così scoperto che in vietnam la concezione del suono si radica in un sincretismo profondo, che fonde buddismo, confucianesimo, taoismo, animismo e culto degli antenati.
Due principi cosmologici sono fondamentali per comprendere questo rapporto: l’âm dương (quello che noi conosciamo come yin-yang), che interpreta ogni vibrazione come frutto dell’interazione tra forze opposte e complementari; e il ngũ hành (i cinque elementi), che associa a ogni suono un’energia specifica. Il metallo, ad esempio, si manifesta nei suoni cristallini e penetranti di gong e campane: strumenti che, ben lungi dall’essere neutri, sono investiti di una forte carica simbolica .
I gong, chiamati chiêng, sono ampiamente utilizzati nei rituali animisti e religiosi. Presso i gruppi etnici delle Highlands centrali (come i Ba Na, Gia Rai, E De), questi strumenti sono considerati esseri viventi dotati di spirito. Ogni gong ha una voce unica e custodisce una potenza ancestrale: non sorprende che vengano tramandati come eredità sacre. In certe comunità, la loro presenza è indispensabile per le cerimonie fondamentali come nei i riti di passaggio. Suonarli non è solo un atto musicale: è un dialogo profondo tra la comunità e le entità invisibili.
Altrettanto centrali sono le chuông Đồng, le campane di bronzo usate nei templi buddhisti. Si dice che il loro suono attraversi i tre mondi – cielo, terra, inferi – e possa risvegliare la consapevolezza, dissolvere l’ignoranza, portare compassione. La campana, nel buddhismo Mahāyāna, è simbolo di illuminazione: ogni suo rintocco è una chiamata all’attenzione, un invito alla presenza.
Nella tradizione confuciana, invece, la musica rituale ha un valore etico e cosmologico. Durante la dinastia Nguyễn, la musica di corte (nhã nhạc) era regolata con estrema precisione: ogni strumento, ogni nota, ogni gesto aveva una funzione nel rappresentare l’ordine armonico dell’universo. Gli strumenti erano classificati secondo gli otto materiali e associati ai cinque elementi, contribuendo così a ristabilire simbolicamente l’equilibrio cosmico durante i riti pubblici e le cerimonie ancestrali.
Il taoismo vietnamita, spesso intrecciato a pratiche popolari, dà origine a rituali sincretici in cui il suono è impiegato per guidare spiriti, guarire malattie, ristabilire armonie perdute. Nei riti Then, praticati dalle comunità Tày e Nùng del nord, lo sciamano canta accompagnandosi con il liuto tính, suona sonagli e impiega una bacchetta yin-yang per tracciare confini tra i mondi. In queste cerimonie, il canto è un vero viaggio spirituale: narra il percorso dell’anima tra i regni cosmici, accompagnandola nel suo cammino.
Un esempio particolarmente emblematico è il culto delle Madri Divine (Đạo Mẫu). In queste cerimonie, la medium viene posseduta da una divinità e danza al ritmo incalzante della musica chầu văn. Il repertorio musicale è estremamente codificato: ogni divinità ha la propria melodia, il proprio tempo, il proprio strumento dominante. È la musica stessa a “costruire” la presenza divina, a darle corpo e voce.
La musica rituale è anche strumento di guarigione, conforto e coesione comunitaria. Dai funerali ai riti propiziatori, ogni momento della vita può essere accompagnato da suoni che orientano l’energia, facilitano il distacco, o semplicemente rendono visibile l’invisibile.
Non è una peculiarità solo vietnamita. In tutto il Sud-Est asiatico, dalla Cambogia al Laos, dalla Thailandia a Bali, le pratiche sonore rituali condividono elementi comuni: il gong come tramite tra i mondi, il tamburo come voce della terra, il canto come mappa del sacro, il suono insomma come linguaggio universale capace di aprire mondi.
Alla fine di questo viaggio, mi porto dentro un ascolto più profondo. Perché tra le tante cose che il Vietnam mi ha insegnato c’è anche la conferma che il suono non serve solo a riempire il silenzio ma a creare connessioni: con gli altri, con l’invisibile, con sé stessi.
3 Maggio ore 20.30 Bagno di Gong presso Studio Yoga Pozzo dell’eternità, Via Pontile 10 , Colico (Co) Info : Mattia 348 392 0767
23 Maggio ore 19.00 – 21:30Ecstatic Dance e Concerto meditativo presso Via Roma 11 GORLE (BG). I posti sono limitati. È richiesta la prenotazione. Info e Prenotazioni tramite WhatsApp: Antonio 366.45.79.400
31 Maggio-2 GiugnoSHINDO ADVANCED GONG TRAINING con Mike Tamburo
Mike Tamburo torna a Gong Space per un workshop di gong di 3 giorni, organizzato da Shindō Gong Academy, Gong Space e Gong Transformation. Un’occasione straordinaria per immergersi nella magia del gong con uno dei principali innovatori del panorama internazionale Attraverso esercitazioni pratiche, studio della dinamica, del ritmo e delle tecniche avanzate, i partecipanti potranno approfondire e perfezionare la propria pratica musicale. Il workshop è riservato a suonatori esperti che desiderano elevare il proprio livello tecnico ed espressivo. Il workshop si svolge in inglese con traduzione in italiano. Posti limitati.
25 Marzo ore 20.30-22.30 Ecstati Dance e Concerto meditativo presso Centro Mosaica, Via Corte Anna Magnani 1, Lido di Camaiore (LU) con Fausto Radaelli e Roberta Bottari. Info : 058467139, info@centromosaica.it
27 Marzo ore 20.30 Bagno di Gong a quattro mani presso Gong Space , Piano di Mommio, Massarosa (LU), con Roberta Bottari e Fausto Radaelli. Info: cell 380 189 9107, info@gongspace.it
4 Aprile ore 17.00 e ore 19.00 , Bagno di Gong presso Yoga Nilaya, Via Fiumicella 25 Lecco, Info e iscrizioni: Valentina 347 8028594
5 Aprile ore 20.30 Bagno di Gong presso Il Centro della Luna ,via Tirano 4 Morbegno (So). Posti limitati Info : Michela 3496695851
6 Dicembre ore 20.15 Yoga nidra e Suoni armonici pressoCentro polifunzionale Verceia (So). Yoga Nidra: Laura Oregioni, Suoni (campane tibetane, handpan, sansula, gong) : Fausto Radaelli Info Laura 3934768480
All’interno del ciclo di seminari on line “Focus sulla suonoterapia. Approfondimenti sul suono che cura, quarta edizione” , organizzato da Fausto Radaelli, Roberta Bottari, Ri-sonare, Shindo Gong Academy e Università Popolare di Lucca:
14 Dicembre ore 14.45-18.45 Mitch Nur: Gli strumenti sonori sacri: la loro comparsa, il significato culturale, la comprensione e l’uso
15 Dicembre ore 9.00-13.00 Petros Theoudoru: L’arte dell’ascolto: forma, flusso, improvvisazione
15 Dicembre ore 14.45-18.45 Mike Tamburo: Attraversare i sensi: sviluppare l’ascolto e il tocco
20 Dicembre ore 19:00 Yoga e Bagno sonoro presso La Deha San Rocco , via statale 391, Cosio Valtellino SO Yoga: Jessica Comparolo , Bagno sonoro: Fausto Radaelli info: 351 375 6536 , ladehasanrocco@gmail.com
e un’anticipazione:
4 gennaio 2025 ore 17.00-19.00 Yoga, Ecstatic Dance e Bagno Sonoro. Yoga : Michela Fabiani, Ecstatic Dance e Bagno Sonoro: Fausto Radaelli presso Il Centro della Luna ,via Tirano 4 Morbegno (So). Posti limitati Info : Michela 3496695851
“L’intuizione non ti dirà esattamente cosa fare, ma ti suggerirà in che direzione guardare.” Carl Gustav Jung
L’intuizione nella vita quotidiana è quella capacità che ci consente di fare previsioni rapide e di agire prontamente in situazioni che richiedono decisioni immediate. È quindi un processo estremamente importante che potenzia la nostra abilità di rispondere efficacemente alle situazioni, migliorando significativamente la qualità della nostra esistenza.
Tuttavia, l’intuizione, senza l’esperienza e il sapere, rischia di restare vaga e inefficace, come una lampada incapace di illuminare il cammino.
Spesso chi suona strumenti di suonoterapia, come campane tibetane, gong, campane di cristallo o diapason, afferma di lasciarsi guidare fondamentalmente dall’intuizione, sottovalutando l’importanza delle conoscenze teoriche e tecniche.
La convinzione che l’intuizione e il “sentire” siano sufficienti per condurre una sessione terapeutica, senza il supporto di competenze strutturate, può sembrare affascinante e anche liberatoria. Tuttavia, questa visione rischia di portare a errori, distorsioni e a una perdita di efficacia del trattamento, privando il suonoterapeuta di strumenti cruciali per essere realmente in sintonia con lo scopo della propria pratica.
Cos’è l’intuizione e come interviene nel nostro agire?
L’intuizione è un processo cognitivo rapido e non conscio, che ci permette di comprendere e prendere decisioni senza passare attraverso un ragionamento analitico esplicito. Si manifesta come una forma di conoscenza immediata, diretta, che si attiva al di sotto della consapevolezza cosciente. Tuttavia, l’idea che l’intuizione sia completamente disconnessa dalla conoscenza, svincolata cioè dalle nozioni e dalle informazioni acquisite, è un fraintendimento. In realtà, l’intuizione poggia saldamente sulle conoscenze accumulate nel tempo e sulle esperienze vissute.
Quando affrontiamo una situazione, la nostra mente attinge a un archivio vastissimo di esperienze e informazioni pregresse, rendendo l’intuizione una sorta di “accesso rapido” a queste risorse. Questo ci permette di arrivare a una soluzione o a una comprensione in modo istantaneo, senza bisogno di attraversare un processo lineare e analitico. Quando suoniamo uno strumento intuitivamente, il cervello collega istantaneamente ciò che accade nel momento presente con tutto ciò che abbiamo imparato e vissuto in passato. Quindi, la base dell’intuizione non è un vago “sentire”, ma piuttosto la somma delle competenze, delle informazioni e delle esperienze che abbiamo accumulato.
Numerosi studi, tra cui quelli di Daniel Kahneman nel suo libro Pensieri lenti e veloci, dimostrano come l’intuizione sia strettamente correlata alla pratica e alla conoscenza. Kahneman distingue tra due sistemi di pensiero: uno veloce e intuitivo, e uno più lento e analitico. Anche Malcolm Gladwell, nel suo libro Blink: The Power of Thinking Without Thinking, esplora l’idea che il pensiero intuitivo possa essere efficace solo quando è sostenuto da un solido bagaglio di esperienza. Robin M. Hogarth, nel suo Educating Intuition, sottolinea ulteriormente come l’intuizione possa essere educata e affinata attraverso la formazione e la pratica, concentrandosi sulla possibilità di migliorarla tramite l’apprendimento strutturato.
L’intuizione è efficace quando è supportata da un’esperienza robusta e da una profonda conoscenza del campo. Nel contesto della suonoterapia, ciò implica che il “sentire” intuitivo è affidabile solo quando si è sviluppato attraverso formazione e tanta pratica.
L’intuizione, quindi, non è una sorta di capacità paranormale, né una pura reazione emotiva o un semplice istinto innato. Si tratta di un processo cognitivo più complesso, che va ben oltre il mero istinto. Coinvolge certamente le emozioni e può apparire come una risposta immediata, ma è il risultato di un’elaborazione inconscia basata su esperienze e competenze pregresse. Non è, dunque, un “sesto senso” soprannaturale né un’abilità innata e immutabile. L’intuizione può essere sviluppata e raffinata, ma ciò richiede pratica, competenza e consapevolezza.
L’intuizione in ambito sonoro e musicale
Il concetto di “intuizione esperta” è stato ampiamente studiato nel campo dell’esecuzione musicale. Secondo Richard Parncutt e Gary McPherson , nel loro libro The Science and Psychology of Music Performance, i musicisti esperti sviluppano una capacità intuitiva che permette loro di prendere decisioni in modo rapido e preciso durante un’esecuzione. Questo tipo di intuizione non è frutto di magia, ma è il risultato di una lunga esperienza e di un allenamento costante.
La stessa logica è applicabile ai suonoterapeuti, che, attraverso anni di pratica, imparano a modulare il suono, adattare la vibrazione e gestire l’interazione con il paziente in modo intuitivo, ma sempre sostenuto dalla conoscenza e dalla pratica.
Un suonoterapeuta esperto sa bilanciare intuizione e conoscenza, imparando a prendere decisioni intuitive basate su anni di pratica, non su un semplice e inconsistente “sentire”.
Molte persone sostengono che frequenze come la 528 Hz o 741 Hz abbiano poteri miracolosi e possano attivare l’intuizione in modo automatico. Tuttavia, queste affermazioni sono prive di qualsiasi fondamento e non devono essere prese seriamente, poiché si fondano esclusivamente su credenze infondate.
L’intuizione è una bussola interiore preziosa, ma per svilupparla, anche in ambito suonoterapico, è fondamentale bilanciare conoscenza e istinto, cervello e cuore, competenze ed emozioni. Solo così si potrà trasformare il “sentire” in uno strumento efficace e coerente con gli obiettivi di benessere che ci poniamo. La strada per diventare un suonoterapeuta veramente efficace passa attraverso la formazione accurata, la pratica consapevole, lo studio e il continuo miglioramento delle proprie competenze.
La suonoterapia è una disciplina che, per essere davvero efficace, richiede tanto cuore quanto cervello. La domanda non dovrebbe essere se seguire l’intuizione o la conoscenza, ma come fare in modo che entrambe collaborino per offrire il miglior trattamento possibile.