E’ l’intero corpo che ascolta i suoni del gong

Tutti siamo a conoscenza che l’organo deputato all’ascolto è l’orecchio e che quando ascoltiamo i suoni questi ci arrivano tramite il canale uditivo.
Non tutti sanno però che il suono arriva a noi anche tramite una serie di canali non uditivi molto importanti nell’influenzare il nostro sistema mente corpo.

Una evidenza incontrovertibile sono le risposte che il feto attiva quando vengono proiettati dei suoni sulla pancia della madre. Il feto non solo ascolta ma sa anche memorizzare i suoni appena dopo la nascita http://www.lescienze.it/news/2013/08/28/news/suoni_utero_sviluppo_linguaggio-1787726/

I suoni ci arrivano anche tramite la pelle, la quale, grazie alle sue proprietà piezioelettriche e ai corpuscoli di Pacini, riesce ad “ascoltare” i suoni e a discriminare tra le frequenze (Verrillo R.T. Vibration sensation in humans, Music Perception, 1992 n 9 (3) pg 281-302).

Anche i muscoli e il tessuto connettivo sono in grado di trasmette il suono attraverso strutture proteiche.

Un esempio straordinario di come si possa ascoltare (e suonare) musica senza passare dal canale uditivo ce la fornisce Evelyn Glennie, percussionista totalmente sorda e talmente virtuosa da suonare in diverse prestigiose orchestre nonché con jazzisti di grandissimo livello e con Bjòrk.
In questa Ted conference

la Glennie ricorda che quando aveva 12 anni e stava iniziando a imparare a suonare le percussioni disse al suo insegnante che le chiedeva come lei avrebbe potuto ascoltare: “io ascolto anche attraverso le mani , le braccia, gli zigomi, il cuoio capelluto, la pancia, le gambe…”

Il sistema di cellule MC detiene poi un’importanza specifica nella trasmissione dei suoni per via extrauditiva. Queste cellule costituiscono un sistema di sensori e trasduttori di campi elettromagnetici e sono presenti in varie parti del corpo.
Oltre che nell’orecchio infatti si trovano nell’apparato digerente, respiratorio, nella tiroide, nella mucosa uterina e, come cellule ematomidollari, nei linfociti, leucociti e macrofagi.
Ciò significa che queste cellule comunicano con il sistema nervoso autonomo e con il sistema neuro-endocrino-immunologico. (vedi il video: https://www.youtube.com/watch?v=32tvAmT2Z6g )

Tutto questo ci dice che i suoni modificano molto in profondità il nostro sistema mente e corpo agendo sulla pelle, sui muscoli, sul sistema connettivale e sulle cellule MC.
Il suono agisce quindi sul sistema nervoso, sul sistema immunitario ed endocrino, così come sugli organi e sull’intera psiche.

Se poi i suoni sono quelli riequilibranti e trasformativi dei gong l’esperienza di ascolto e ricezione diventa  altamente  rigenerante per l’intero corpo e, naturalmente, per l’intera psiche, che dal corpo, si sa, non è affato separata

Fausto Radaelli

L’influenza del suono sulla struttura fisica ed energetica delle cellule: gli esperimenti di Fabien Maman

“Siamo esseri musicali perché la sostanza stessa che forma l’universo è musica, una musica già a disposizione per ispirare e servire attraverso la sua vibrazione…..siamo musica nel profondo, nella più piccola particella del nostro essere, siamo musica nel nucleo del DNA e nella struttura molecolare”.
QUANDO LA MUSICA GUARISCE di Fabien Maman (2001, Edizioni Amrita).

In questo libro l’autore descrive gli esperimenti svolti  insieme a una biologa del CNRS (centro nazionale per la ricerca scientifica) di Parigi presso il laboratorio di biologia dell’università parigina di Jussieu. Questi esperimenti hanno avuto lo scopo di verificare l’effetto del suono sia sul nucleo che sui campi elettromagnetici delle cellule umane.

Sono state utilizzate sia cellule ematiche sane che cellule cancerose.
In un primo gruppo di esperimenti è stata utilizzata una macchina fotografica montata sul microscopio, in un secondo gruppo di esperimenti è stata usata l’elettrofotografia (fotografia Kirlian) senza microscopio. Il suono veniva creato a circa 30 cm dalle cellule con una ampiezza di 30-40 decibel.

Ciò che è stato appurato da questi esperimenti è che “la vibrazione del suono svolge un ruolo determinante nella trasformazione della struttura cellulare, agendo direttamente sui livelli più sottili dell’organismo umano”
Inoltre uno dei risultati più eclatanti di questi esperimenti è stato l”esplosione” delle cellule cancerogene quando venivano create scale musicali. Ciò che accade è che le cellule con il suono tendono a spingere la membrana cellulare verso l’esterno fino alla sua disintegrazione. Praticamente accade che la cellula cancerogena non riesce ad adattarsi la propria struttura con la vibrazione del suono e arriva quindi a disintegrarsi.

Come afferma l’autore “l’esplosione è il risultato della risonanza tra i suoni che inviamo e le particelle elementari contenute nella struttura interna della cellula. L’accumularsi del suono crea quindi all’interno della cellula una dissonanza intollerabile” (p55) che porta all’esplosione per disorganizzazione della proteina
Con le cellule sane invece il suono risuona in modo armonico con esse creando armonizzazione e rivitalizzazione.

“Perché il suono possa rivelarsi positivamente attivo, ha bisogno di spazio e tempo per risuonare in un organismo. La parola chiave è risonanza; le cellule sane ricevono la risonanza del suono e in questo modo ne vengono amplificate e rivitalizzate, soprattutto quando la frequenza sonora corrisponde al bisogno delle cellule stesse” (p76)

Fausto Radaelli

il potere trasformativo dei suoni

Ricerche scientifiche mostrano sempre più che le dinamiche vibrazionali delle cellule corrispondono a stati di salute o di malattia, così riarmonizzando le cellule si attivano processi di transformazione e guarigione.

Il suono in quanto vibrazione ed energia pulsante è connesso con i nostri vissuti più intimi e veri. Lavorando con le vibrazioni si può influenzare in modo estremamente potente il nostro sistema corpo mente.

Il suono è un’alimento per il nostro sistema nervoso: è in grado di energizzarlo o di “scaricarlo”.

Il suono ha il potere di organizzare la materia.

La materia, infatti,  è vibrazione: ogni molecola è intrinsecamente un fenomeno vibratorio che, a seconda della velocità di propagazione si presenta come luce o come suono.

Gli armonici, in particolare, hanno un grande impatto e grande capacità trasformativa nell’uomo. “Gli armonici di un suono possiedono un ruolo vibrazionale molto importante. Questi suoni sottili, che si propagano da una nota, seguono sempre una progressione algoritmica; quando udiamo un armonico noi ci sintonizziamo, coscientemente o meno, su questa struttura universale del suono, anche quando l’armonico va oltre la gamma delle frequenze udibili”   Fabien Maman, Quando la musica guarisce ,2001, Edizioni Amrita, p 84

Fausto Radaelli