Per “coerenza intercerebrale” o sincronizzazione interpersonale si intende quel fenomeno per cui i cervelli di due o più persone si sincronizzano, armonizzandosi tra loro.
Quando una coppia o un gruppo di persone riceve i suoni e le vibrazioni del gong c’è sintonizzazione tra i loro cervelli ? Al momento non ci sono studi scientifici a riguardo che possono confermare questa ipotesi ma è sensato pensare che ciò possa avvenire in quanto il vivere nello stessa dimensione spaziale e temporale la medesima esperienza di ricevimento di armonici e frequenze che vanno potentemente a modificare le onde cerebrali può verosimilmente indurre un effetto simile a ciò che succede quando le persone meditano insieme.
Come ci ricorda Nitamo Montecucco (http://www.enciclopediaolistica.com/)
(tratto dal capitolo ottavo del libro di Nitamo Montecucco: Cyber: la Visione Olistica) “in “vari studi internazionali, tra cui quelli elettroencefalografici condotti presso l’Universitad Nacional Autonoma del Mexico dal Prof. Jacobo Greenberg-Zylberbaum e Julieta Ramos, confermano la tesi neurofisiologica secondo cui i campi neuronali possono interagire e influenzarsi a vicenda senza l’uso dei normali canali di comunicazione esterna.”
Inoltre una ricerca svolta dallo stesso Montecucco nell’Ashram di Babaij, in India, ha mostrato che l’attività cerebrale di persone che meditano insieme tende a sincronizzarsi e a interconnettersi a livelli altissimi, non rintracciabili nella normale comunicazione quotidiana tra individui.
Seguiamo ancora Montecucco: “una domanda sorge spontanea a questo punto: come accade questo fenomeno? Abbiamo due ipotesi possibili. La prima è l’ipotesi elettromagnetica. La scienza sa da molto tempo che ogni nostra cellula, e quindi anche il nostro cervello, continua ad emettere onde elettromagnetiche che creano un campo elettromagnetico con differenti livelli di intensità intorno al corpo. Nella zona di pochi centimetri che circonda il corpo si trova il campo più intenso che via via si indebolisce con il quadrato della distanza. Ricerche sui campi elettromagnetici umani evidenziano come questo campo possa essere largo anche qualche metro intorno al corpo. Ogni campo avrà una sua frequenza e intensità caratteristica e assolutamente individuale, come le impronte digitali. Quando due campi elettromagnetici entrano in contatto probabilmente accade una reazione positiva o negativa. Può instaurarsi una sintonia tra le bande d’onda e le frequenze che porta ad una comunicazione empatica e amichevole, o al contrario una sensazione di disturbo e di incomunicabilità. Riteniamo che le onde elettroencefalografiche siano come una sorta di emissione sottile che riflette fedelmente la nostra energia psicofisica del momento, che esse vengono captate da chi ci circonda permettendo una sorta di comunicazione silenziosa di informazioni.
La seconda ipotesi si basa invece sul fenomeno della “non località” secondo cui ogni evento energetico neuropsichico del cervello, attraverso il vuoto subquantistico, medium senza dimensione né tempo, si sincronizza istantaneamente, senza più problemi di distanza, con altri eventi neuropsichici analoghi. Il Vuoto continuerebbe così la sua opera di presenza creativa e il suo ruolo di grande sincronizzatore degli eventi empatici dell’esistenza.”
Questo fenomeno dell’influenza tra cervelli di persone è probabilmente potenziato nei suoi aspetti di sincronizzazione e di sintonizzazione quando le persone sono immerse nel campo di suoni e vibrazione del gong, che sappiamo indurre uno stato mentale simile all’esperienza meditativa, rendendo quindi massima la possibilità che i cervelli delle persone si situino sulla stessa lunghezza d’onda, attraverso una elevata sincronizzazione. Empatia, comprensione reciproca profonda, apertura comunicativa sono i correlati di tale sincronizzazione.
Un affinamento spontaneo di sintonia interpersonale, tanto utile in tempi di conflitti, divisioni e incomprensioni.
Fausto Radaelli